Domanda:
Quanto la produzione e il consumo del cibo sono simbolo della idiozia del mondo contemporaneo?
etcetera
2011-05-17 13:25:48 UTC
Dice C, Petrini, presidente di Slow Food che nel pianeta si produce cibo che potrebbe sfamare 12 miliardi di viventi, ma un miliardo di uomini soffre la fame e più di un miliardo soffrono di obesità e problemi cardiovascolari per ipernutrizione, inoltre il 40% del cibo finisce nella spazzatura. E' un sistema criminale.
Se questo è vero è chiaro che sfamare le persone non è per nulla un problema tecnologico, ma che c' è un grave problema psichiatrico su scala mondiale, una demenza indissolubilmente legata alla cultura contemporanea fondata sulla volontà di potenza della tecnologia produttiva e sul libero mercato, una follia di cui l' uso che facciamo del cibo è uno dei simboli più evidenti.
Qual è il vostro parere in merito?
Dieci risposte:
Specchio800
2011-05-17 15:36:11 UTC
Proprio qualche settimana fa chiedevo, qui su Answers, se nella Sazietà ci sia sempre Ingiustizia.

La mia risposta è sì.

Ingiustizia, inevitabilmente associata all'idiozia di cui tu parli, perchè solo l'idiozia allo stato puro può spiegare questa follia. Spiegare, non giustificare.

Quello che mi sgomenta è come si sia soliti affrontare i problemi alimentari sempre da un punto di vista personale, individualistico; si parla, quindi, dei propri disagi fisici e psicologici, di carenze e compensazioni, e non ci si pone mai in una prospettiva globale, universale. Io trovo gravissimo e ingiustificabile questo mettere se stessi al centro dell'universo, questo ritenersi al di fuori, anzi al di sopra e oltre il consorzio umano.

Eppure è così chiaro che non può esistere una sazietà incolpevole.

Anni fa, a un matrimonio, la vista di crapuloni che si ingozzavano all'inverosimile mi fece vomitare.

Purtroppo non si può fare riferimento ai veri poveri, a coloro a cui manca l'indispensabile, senza essere tacciati di ipocrisia, buonismo e via dicendo. Mi ferì, davanti a quella scena, pensare alla Solitudine storica dei nostri fratelli, a immaginare lo Stupore, l'Incredulità, di uno dei questi fratelli, a ritrovarsi, un momento solo, trasportato a quella tavola.

Mi attengo a un regime rigoroso, non solo nel mio rapporto col cibo: cerco di evitare ogni spreco.

Non è un sacrificio, lo vivo come un dovere; anzi, come un'ovvietà.

Agire altrimenti farebbe di me una complice.
?
2011-05-17 22:40:47 UTC
Si tratta di crassa ignoranza, mista ad un certo egoismo e menefreghismo.



Il benessere (e soprattutto il bisogno irrefrenabile di ostentare maggior opulenza rispetto al reale) ci ha accecato e ci ha fatto perdere per strada la saggezza popolare di quelle mamme che un tempo rimproveravano il figlioletto il quale a tavola, per capriccio, avanzava qualcosa nel piatto, ricordandogli che non è cosa da fare e che in Africa i bambini muoiono di fame.



Oggigiorno lo spreco fatto con nonchalance, fa 'figo',

mentre consumi oculati e moderati fanno tanto 'poveraccio' ...

ed il discorso si potrebbe allargare a tutti i campi, specialmente a quello energetico, tanto per andare un po', ma solo un po' out of topic e fare un accenno all'ecologia, per la quale mutatis mutandis valgono le stesse identiche considerazioni da te riportate.



D'altro canto già ai tempi di Giovenale era ben noto cosa bastasse a tener ben lontano il popolo bue dalla politica (intesa nel senso più ampio del termine come amministrazione delle risorse della res publica).

___



Edit - Naturalmente ho espresso il mio pensiero per quanto riguarda uno dei due soggetti corresponsabili di questa innegabile situazione, ovvero il popolo.

Pecco di pessimismo se affermo che non credo che gran parte della gente comune abbia nel proprio bagaglio culturale il concetto di 'ecosostenibilità' (la cui interiorizzazione ritengo indissolubilmente legata agli 'usi e costumi' e quindi alle modalità di consumo)???

Sono troppo negativa se affermo che moltissimi ancora non identificano un'alimentazione iperlipidica come concausa, ad esempio, di aterosclerosi, ischemie e cardiopatie??

Ritengo che assai probabilmente le mamme che vogliono trasmettere affetto propinando una 'ricca' e abbondante alimentazione ai loro pargoli, non siano al corrente del fatto che l'obesità infantile predispone (e di fatto quasi condanna) all'obesità per il resto della vita, in quanto nell'infanzia gli adipociti non solo aumentano di volume accumulando i lipidi in eccesso, ma aumentano anche di numero.



Questo per quanto riguarda 'we, the people'...

per quanto concerne i governi, le multinazionali e chiunque detenga il potere economico e politico basta dire che l'unico loro interesse è il profitto.

Finchè non ci informeremo, non boicotteremo, non voteremo in massa non illudiamoci che la tendenza possa cambiare con la sola spontanea volontà di chi tira i fili di noi burattini... siamo noi che dobbiamo prima renderci conto della nostra posizione e poi, con la forbice della cultura e della coscienza sociale, tagliare i nostri fili per agire pensando con la nostra testa.







N.B. - Perchè, tranne la Grameen Bank non riesco a ricordare alcun'altra associazione a scopo di lucro che possa anche solo vagamente meritarsi un Premio Nobel per la Pace "per gli sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale"?

=(

Riesci ad aiutare la mia memoria?

Grazie.

=)
Araccu
2011-05-17 23:19:32 UTC
Provo a descrivere il mio ignorante pensiero.

Ciò che manda avanti il Mondo moderno è il sistema Monetario, ovvero tutto ciò che è prodotto viene sfruttato per garantire un introito.

Il sistema comprende anche il cibo e nel prezzo, nelle leggi che lo governano è già previsto e calcolato anche lo spreco delle risorse.

Risulta quindi più vantaggioso all'economia globale buttare il mangiare, privatizare le materie prime piuttosto che regalare alle persone indigenti i frutti del lavoro.

La tecnologia, se usata correttamente, sarebbe la fortuna della specie umana, invece viene adoperata unicamente per trarre profitto.

In definitiva l'uomo ha l'ardire di proteggere solo i propri interessi e non il bene di tutto il pianeta, anche perchè non ne sarà mai capace.

L'unico modello funzionante è quello che deve ditinguere i poveri dai ricchi.
Nerissa
2011-05-17 22:51:39 UTC
Condivido e aggiungo che la maggior parte di questo cibo in eccesso è cibo spazzatura che porta più danni che benefici perchè non contiene nessuna sostanza nutritiva visto che ormai proviene da terreni super-sfruttati e impoveriti chimicamente

Se il cibo fosse equamente distribuito...nel mondo sparirebbero i decessi di bimbi denutriti

Loro muoiono per fame Noi per troppo cibo tossico...il risultato finale è solo uno:-Sfruttarci e quindi Eliminarci con qualsiasi metodo

Esattamente hai detto:- problemi di follia e idiozia-psichiatrica mondiale
Pinocchio
2011-05-18 21:51:51 UTC
credo che la questione sia stata ampiamente chiarita da Karl Marx nel Capitale. E' vero, è passato qualche decennio da allora, ma la sostanza delle relazioni economiche tra gli esseri umani è rimasta sostanzialmente immutata...a parte forse la novità dei "diritti di entità non biologiche, quali le ziende...aberrazione questa che farebbe rabbrividire anche Adam Smith ...che già si rivolta nella tomba nel vedere sedicenti liberisti negare il diritto di libera circolazione agli esseri umani attraverso i confini di stato.
gio action
2011-05-18 21:42:34 UTC
Da che mondo è mondo c'è chi ha avuto troppo, da poter sfamare tante pesone, e chi ha avuto poco o nulla, giusto per morir di fame.



Questa dinamica oggi si è globalizzata e adattata ai nuovi assetti del mondo; sicchè non si parla più di ricco e povero ma di paesi ricchi e poveri, di interi continenti che si alimentano a iosa e di altri dove ancora si muore di fame.



Al di là delle suggestioni del mercato sta l'essere umano con il suo egoismo e la sua propensione all'accaparramento e alla non condivisione del benessere con gli altri.



Che diavolo se ne farebbe, altrimenti, il premier di tante enormi e belle ville? Non ha mica tante vite a disposizione quante le sue ville (forse lui lo crede)? Questa follia assurda dell'individuo viene proiettata nella società e riprodotta a livello di macrosistemi, così determinando il grave problema psichiatrico mondiale al quale giustamente ti riferisci e di cui oggi non si intravede la via di guarigione
DrEvol
2011-05-21 14:41:00 UTC
Ah che nostalgia che ho dei bei tempi antichi, prima della Rivoluzione Industriale, prima della tecnologia, prima del capitalismo e soprattutto prima della globalizzazione, quando le catastrofi succedevano ad intere popolazioni ma nessuno da questo lato delle montagne sapeva niente! Ah che nostalgia di zappare la terra e sperare che piova, ma che non piovi troppo! Il rumore delle trebbiatrici mi dà fastidio, le automobili inquinano, la gente si sposta da un continente ad un altro in poche ore, e nei nostri tinelli mangiamo e guardiamo la storia del mondo che si srotola davanti ai nostri occhi. I cinesi non sono differenti dal resto dei popoli. Apparentemente vogliono anche loro vivere come noi. Dopo essere stata una cultura di agricoltori per 18,000 anni, oggi la Cina Comunista è all'avanguardia del consumerismo capitalista del mondo! Perché? Non sono nostalgici di lavorare nei campi delle sterminate risaie manualmente invece che avvalersi della moderna tecnologia? Quale risposta intelligente dobbiamo dare a questo FATTO della realtà umana? Dobbiamo condannare la Rivoluzione Industriale? Dobbiamo condannare la scienza e la tecnologia? Dobbiamo condannare il capitalismo a favore della Corea del Nordo, dove tutto è controllato dalla saggezza infinita del governo al potere? Se vogliamo non consumare, mangiare poco e lavorare molto senza possedere un futuro personale, possiamo condividere povertà e la Corea del Nord è il paradiso della povertà. San Francesco a San Agostino ci sarebbero andati a vivere felici!

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Nella misura in cui siamo razionali, le nostre scelte e azioni promuovono il bene, la giustizia, la vita e la felicità; nella misura in cui pensiamo irrazionalmente, le nostre scelte e azioni causano il male, l’ingiustizia, l'infelicità e la morte prematura. -- Dr Evol (not Evil!)
iebitas_orientamento.analitico.pragmatico
2011-05-20 20:23:47 UTC
Si Maral ma le risorse prima venivano distribuite ancora peggio.



Fra patrizi e plebei in età romana le diseguaglianze erano immense.



Non parliamo del medioevo, dove i signorotti locali spendevano 3 000 ducati per una collano con il popolo alla fame



Anche nel primo capitalismo, le condizioni degli operai erano nettamente peggiori di ora (basti pensare a Hard Times di Dickens o a Delitto e Castigo di Dostoevskij)



Cioè, condivido l'analisi, ma secondo me la follia di cui parli c'è sempre stata
?
2011-05-21 14:23:20 UTC
Che vuoi che dica ... Ha ragione ! E' uno schifo legalizzato , alcuni la chiamano , demenza , altri pazzia !



E' chiaro che la tecnologia è talmente avanzata che un contadino può sfamare 10000 persone per un anno con il suo lavoro ...



Il problema grosso è che la nostra intera società è basata su un sistema errato , che crea scarsità per aumentare i prezzi . Maggior domanda ---> scarsità del bene richiesto--> aumentano i prezzi

Oggi il mondo è così ! Per vendere si utilizza l'obsolescenza programmata ossia produrre oggetti che subito si rompono : così bisogna comprarne altri e si creano rifiuti . I rifiuti poi diventano un bene prezioso per chi li smaltisce ---> a danno dell'ambiente .



Il cibo è solo la punta dell'iceberg :



Guarda il filmato per avere una visione completa della problematica ...



http://www.youtube.com/watch?v=6L6pBlbvtjM



Questo è il problema , la politica e l'economia portata avanti da persone irresponsabili, avide, ignoranti e con grossi problemi psicologici ; l'intero sistema occidentale sta collassando ...



http://www.youtube.com/watch?v=5BZhSUObNIE



Ma ti rendi conto del problema ?? Esistono veramente 2 miliardi di persone che non hanno cibo , io ho visto un sacco di documentari di medici senza frontiere , e ti viene male allo stomaco quando capisci che siamo noi la causa di questa ingiustizia . Noi abbiamo cibo , agi , possiamo viaggiare in paesi lontani , possiamo guidare macchine costose e altri non hanno neppure l'acqua ( l'acqua è un problema più grosso del cibo ) . Noi nasciamo in un mondo pieno di risorse , da cui tutti potrebbero trarre sostentamento ma i libero mercato fa costare caro queste risorse , con le sue complicattissime legislezioni e la sua complicata burocrazia ... gli scienziati fanno invenzioni sempre più complesse e sempre più utili , ma tutto finisce in cantina perchè non esiste la volontà economica di cambiare le cose .

L'unica cosa che interessa nel progresso tecnologico è il brevetto , il brevetto è utile perchè fa guadagnare il produttore per un tot di tempo , finchè non scade . a quel punto tutti possono produrre quel nuovo oggetto e il prezzo cala ...



Il filmato non è fantascienza o complottismo... alcune cose sono esagerate ma in linea di massima è realistico , soprattutto sulla parte che riguarda la scienza e la tecnologia !



http://www.youtube.com/watch?v=tyF67NaFiZ0&feature=related
2011-05-18 04:24:43 UTC
secondo me le cose stanno cosi'... i Paesi grandi produttori, ad esempio Stati uniti ed Europa, non hanno interesse a sfamare persone di altre nazioni, che non possono ripagare questa produzione... in poche parole si preferisce buttare il cibo piuttosto che regalarlo...


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