Domanda:
Un paio di spot possono evidenziare la crudeltà e l’ipocrisia della società in cui viviamo ?
anonymous
2009-03-10 01:37:12 UTC
dlin … dlon … consigli per gli acquisti … dlin … dlon … Una bella massaia che stufa della solita cotoletta di pollo la butta tranquillamente dalla finestra, a parte che non si è neanche affacciata se passava qualcuno da sotto ma perdindirindina non ci soffermiamo su queste quisquilie, le nuove cotolette son migliori di quella schifezza di cotoletta, compratela e vedrete i vostri bambini finalmente sorridenti … dlin … dlon … (la giostra continua altro spot) un paio di bambini dal magnifico color ebano, in evidente stato di denutrizione, occhi grandi e spenti e la scritta che invita a mandare denaro ad una onlus o per un’adozione a distanza … aiutiamoli … uhm … due spot in rapida sequenza che mi fanno venire un po’ di nausea e se c’è una pubblicità che funziona al contrario, è proprio questa, mi son ripromesso di non comprare quelle cotolette preconfezionate, trovo che ci sia qualcosa di amorale in tutto questo o sono solo mie allucinazioni ?
Tredici risposte:
anonymous
2009-03-10 09:42:56 UTC
non c'è scampo. la voragine c'ha ingiottiti ormai da tempo. guardiamo quel cubo e ci rendiamo conto delle assurdità che ne escono, dei contrasti netti che ci propone, delle idiosincrasie che suscita, ma..come evitarlo ormai?questo è il mondo che viviamo e contribuiamo a costruire. sempre più contraddittorio, sempre più opportunista, sempre meno umano.

l'indignazione è solo l'apprezzabile faro che indica gli animi rimasti ancora nobili, ancora non del tutto ignari di ciò che viene loro offerto (o dovrei dire inculcato?). come tutti i fari, è destinata a restarsene isolata tra i flutti, non per inerzia o rassegnazione, no, ma per sgomento.
?
2009-03-10 03:24:55 UTC
In un mondo di apparenza non è importante guardare quello che c'è oltre la finestra...
thanos
2009-03-10 06:37:35 UTC
Ritmo serrato,informazione bombardata e via discorrendo.....

Sostituisce il fiume di parole del "buon venditore" di una volta.

"Non dare il tempo di pensare..."

Tutto questo non può portare nella sua superficialità che all'obsolescenza immediata e al rifiuto.

Ti farò un esempio personale che può fare intuire qualcosa su come l'eccesso di offerta possa portare al "rifiuto" sia pure con sfumature diverse.



Negli anni 70 avevo finalmente scoperto a Milano da Ricordi due o tre dischi di musica medievale,ne ero innamorato.

Poi un giorno andai a Parigi e in un negozio sui Champs Elysées ne trovai due interi scaffali.

Bene,nel timore di non poter scegliere il meglio,non ne comprai neppure uno....



Da quel giorno (da pubblicitario qual ero io stesso) cominciai a dubitare della bontà di un eccesso di offerta se non corredata dalla possibilità di farsi un'idea concreta della qualità dell'offerta.

(per l'esempio fatto,allora i dischi bisognava comprarli praticamente a scatola chiusa...)



Ma per tornare al senso della tua domanda,sono convinto che crisi come quella che abbiamo davanti riportino finalmente le persone ad una "riflessione" sull'accettazione passiva di certi "messaggi"
Giuseppe R
2009-03-10 02:46:22 UTC
La pubblicità oltre ad essere l' anima del commercio, purtroppo è anche il commercio dell' anima.......
?
2009-03-11 06:59:07 UTC
L'assurda pubblicità della massaia che butta dalla finestra una cotoletta credo sia un insulto non solo verso i bambini che non hanno di che mangiare ( di qualsiasi etnia essi siano) ma verso tutte quelle famiglie italiane che non arrivano a fine mese, altrochè cotolette surgelate!!! Siamo invasi non solo da pubblicità opulente ma diseducative ( non mi và giù lo scoiattolo con problemi intestinali che si libera aiutando generosamente gli altri grazie ad una gomma da masticare), irriverenti ( i bambini che pretendono di far colazione con cereali, merendine, composti chimici solubili altrimenti non mangiano).. mi ricordo ancora una pubblicità di un aspiratutto dove un bambino giocava a pallone in casa finendo con il rompere un bicchiere, papà e nonna sorridendo compiacenti non solo non dicono nulla ma ringraziano l'aspiratutto che risolve il danno... e l'educazione dov'è? Le pubblicità sono una piaga in un paese già debilitato...
Lilly-Cannella
2009-03-10 05:51:30 UTC
Non ho visto lo spot perchè guardo assai poco la televisione, ma non posso che darti ragione su tutta la linea.

Oltretutto mai mi sognerei di mangiare una cotoletta surgelata.

Da brava milanese adoro le cotolette: ne preparo in gran quantità da sempre e in famiglia tutti ne mangiamo a iosa, saltando piuttosto il primo piatto.

Io me le mangio anche fredde a merenda, fgiuriamoci.

In quanto a fare uno spot simile prima dell'altro,veramente pietoso,

è controproducente e a chi dice la pubblicità è l'anima del commercio

rispondo che non necessariamente deve esserlo "il cattivo gusto".

Buon pomeriggio!
Jonathan L. supersonic
2009-03-10 03:00:38 UTC
Non ci crederai, ma con mia madre l'altra sera discutevamo proprio di questo spot.... è pensavo all'ineleganza concettuale dell'immagine in sé.... buttare una cotoletta per cucinarne un'altra SURGELATA!!! Personalmente, e scusa i termini forti, la cosa mi ha fatto parecchio incazzare.... tenendo presente che ci sono persone che quella cotoletta se la dovrebbero far bastare per giorni....

Grazie per questa domanda....
Bodacious from Sèrmat
2009-03-10 02:16:05 UTC
E' brutto dover aspettare una paventata crisi per iniziare ad avere abbozzi di ragionamenti saggi.

Io ho sempre detto che vorrei costruire un tubo sotterraneo che da casa mia vada direttamente a casa di una famiglia in Africa, al fine di poterlo rendere partecipe delle mie performances alimentari e culinarie.

L'Europa intera è ad un passo dal baratro, e questi continuano a bombardarci di spot contraddittori. Questa è ipocrisia, questo è vero controsenso.
Panter [I am the original]
2009-03-10 02:12:10 UTC
Con questa filosofia non dovresti più vestirti ne mangiare ne divertirti. Ogni cosa posta in vetrina è un invito a buttare il vecchio o aggiungere cose futili a quelle che si hanno.... quindi non dovremmo comprare più niente. La pubblicità deve colpire per essere efficiente e tutti e due gli spot colpiscono nella maniera giusta anche se in antitesi.



Buona giornata
vitamina
2009-03-10 01:44:19 UTC
anch'io la prima volta che ho visto quello spot delle cotolette ho pensato come te..diciamo che in un momento di crisi nera come questo buttare dalla finestra qualsiasi tipo di cibo mi sembra davvero poco carino!! e se pensiamo non solo a chi di noi non riesce ad arrivare a fine mese, ma a chi come dicevi tu non arriva neanche a fine settimana, non mangia nè cotolette nè pane ammuffito, allora questi spot "leggeri" sono davvero odiosi..
victor m
2009-03-10 08:27:05 UTC
No,non sono gli spot ad evidenziarlo,ma la persona critica che li guarda e "evidenzia" il loro paradosso mettendoli a confronto. A questo punto forse la cosa migliore sarebbe evitare completamente di guardarli e creare nuovi orizzonti con proprio quella carica di ironia che serve per definire allucinazioni ciò che uno crede amorale.
lipi
2009-03-10 05:59:32 UTC
Penso che sono soltanto casualità. Può venire una volta tanto.
Matteo
2009-03-10 04:52:02 UTC
"La pubblicità è l'anima del commercio...". Tutte sono un invito a servirti di questo o quel prodotto. Ed è proprio l'originalità, il modo con cui viene presentata che attrae l'attenzione del potenziale acquirente. Certo nessuno di noi si sognerebbe mai di buttare dalla finestra una fresca cotoletta di pollo per consumarne una appena scongelata! Anche la successiva pubblicità del bimbo africano in evidente stato di denutrizione è un modo come un altro per far discutere, come stiamo facendo noi, delle due 'situazioni': perchè non comprare le cotolette surgelate che costano meno e sono buone?... perchè non adottiamo un bimbo a distanza o spediamo soldi affinchè questi bimbi non soffrano la fame?

Personalmente non ci trovo niente di amorale. E' altrettanto vero che ognuno ha il diritto di pensarla come meglio crede.


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