< Dio crea una persona malata per poi guarirla, ...affinché siano manifestate le opere di Dio >. A questa spiegazione cattolico-farisea, diremmo oggi.. che fa ridere i "polli".....Se questa è la considerazione che ha la religione organizzata nei riguardi di un Dio "dispettoso".....allora...
Il significato che le da Gesù invece, è completamente diverso e si allaccia al vero significato del < Karma >. Non possiamo dire che è lui (di ora, di questa esistenza) che abbia peccato, ne che sono stati i suoi genitori,(ma ciò è accaduto; cioè l' azione "cattiva" = karma negativo si è verificato.) il karma può emergere dal passato dopo molte esistenze. Gesù più volte ha spiegato ai suoi apostoli il concetto del karma: Basta ricordare alcuni versi del " Discorso della Montagna " : < Col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati >. E poi prosegue fino a recitare la Regola d’oro : < Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro : questa infatti è la legge ed i Profeti >.
Noi saremo davvero trattati così come abbiamo trattato gli altri; noi torniamo in vita per sperimentare l’essere sia nel modo del dare che su quello del ricevere.
La parola Karma in sànscrito indica “azione”. Ogni azione umana positiva o negativa, una volta compiuta, non svanisce con il passare del tempo. Ogni atto rimane nella vita come forza potenziale o energia, influenzando il corso dell’esistenza da quel momento in poi.
Le azioni (karma) possono essere positive e negative; le buone azioni (karma positivo) danno origine ad effetti felici e positivi, e le azioni negative (karma negativo) danno origine ad effetti infelici e negativi. In pratica, l’esistenza attuale di un individuo, può essere stata determinata da tutto ciò che di positivo o di negativo ha commesso nelle sue incarnazioni precedenti. E così come il presente diviene il prodotto di ciò che si è stati, il futuro diverrà la risultante del passato e del presente.
Le leggi del Karma sono inevitabili e infallibili; sicché quando uno fa del male ad altri (cose o esseri senzienti) fa direttamente del male a se stesso, e ogni volta che uno aiuta se stesso, aiuta direttamente altre anime. Quando aiutiamo altri esseri senzienti, aiutiamo noi stessi direttamente, qui ed ora, e dal momento che ci siamo aiutati qui ed ora ci siamo “serviti” un futuro preferenziale.
Nella sua opera : < I PRINCI'PI > , scrive il grande Teologo cristiano Origene (183 - 254): Dio non creò "secondo alcun favoritismo" ma "diede alle anime un corpo secondo i peccati di ognuno". Un riferimento inequivocabile al Karma di ognuno e al fatto ovvio che la Giustizia Divina dà a ciascuno quello che merita, senza affidarsi al caso o ad assurdi favoritismi. "Se l'anima non ha avuto una pre-esistenza", domanda Origene, "perché alcuni sono ciechi dalla nascita, non avendo peccato, mentre altri nascono senza alcun difetto?". Egli risponde alla sua stessa domanda: "È chiaro che alcuni peccati esistevano (cioè erano stati commessi) prima che l'anima entrasse in un corpo e, come risultato di tali peccati, ogni anima riceve una ricompensa in proporzione a ciò che merita". Le parole di Origene sono di una chiarezza solare sia alla luce di quello che dicevano gli apostoli nel Vangelo, sia della logica più basilare. Origene scrive anche: - "Ogni anima...viene in questo mondo rafforzata dalle vittorie o indebolita dalle sconfitte della sua vita passata." Il riferimento alla reincarnazione è più che evidente ed innegabile per chiunque sia in buona fede e valuti con un minimo di elementare buon senso.
Namasté
Pietro