anonymous
2008-06-21 10:25:46 UTC
L’altro giorno mi fermai alla mia bancarella preferita di vecchi libri e dopo aver dato una veloce sfogliata a qualche libro mi ricordai che a casa ne ho una pila ancora da leggere, non ce la farò mai a leggere tutto quello che compro, e allora decisi che per quella mattina non avrei comprato nulla piuttosto voglio godermi un po’ il “paesaggio” e mi accomodai su un muretto basso, panchine neanche l’ombra.
La piazza, una delle più grandi della città, era un crogiuolo di auto, tram, motorini e gente, tanta gente che come un fiume in piena travolgeva ogni cosa, irrefrenabile nella loro corsa, indifferente a tutto, correva senza guardare ma chissà dove corrono e perché corrono tutti così freneticamente; mi capita di puntare una persona e di seguirla per un po’ nel suo tragitto, guarda quella, signora ben vestita, molto curata e fine, non guarda neanche le sfavillanti vetrine ha una fretta del diavolo, intravedo i suoi occhi e per un momento sembra che mi fissano ma non è così, erano presi e persi da pensieri profondi, dalle sue noie, paranoie, ansie quotidiane, neanche mi avrà visto anche se per qualche istante mi ha fissato, quanta gente è come lei, tutti presi e persi, invece quei due ragazzi vicino all’ingresso della banca mi tirano un po’ su il morale, si abbracciano con passione e le loro effusioni fanno innervosire la guardia giurata, lo vedo che li guarda irretito ma non fa nulla, sarà stato anche lui giovane ed è così bello vedere due ragazzi che si vogliono bene, lascia perdere e si accende una sigaretta … bravo, avrei fatto lo stesso.
Seduto quasi per terra, il muretto è basso, la gente neanche mi scorge e per un momento ho pensato che se stessi morendo nessuno se ne accorgerebbe o no … forse no qualcuno mi ha adocchiato, tra le tante gambe noto i suoi occhietti vispi, si avvicina e sembra che in quel caos ci siamo solo noi due e i nostri sguardi, un incontro tra mondi così lontani, il peluche marroncino a quattro zampe si avvicina sempre più fino ad accomodarsi vicino a me, sembriamo una coppia affiatata, insieme da tanti anni e anche lui guarda quei bipedi che corrono e corrono in continuazione, pensai “chissà cosa si domanderà al riguardo” ma una cosa l’ha capita, ha capito che io appartengo più al suo mondo di quadrupedi che al mio di bipedi, i quadrupedi hanno un contatto più diretto con la terra, quattro punti invece che due come noi, noi le mani le alziamo al cielo, loro sono a diretto contatto con la terra, alza la testa e mi guarda come per confermare questo mio pensiero e dai suoi occhietti telepatici mi invia un messaggio che nulla ha da invidiare ad un moderno sms, sembra dirmi “hai capito … e allora cosa aspetti?”; io invece che con la telepatia non ho tanta affinità, gli rispondo in chiaro e gli dico “aspetta qui caro amico, vado alla friggitoria di fronte e torno in un baleno”, sembrerà strano ma lui capisce al volo tutto e dopo avergli carezzato la testolina, mi avvio.
Uscendo dalla friggitoria, lo vedo che mi aspetta e ancora si incrociano i nostri sguardi, lui subito ha notato il sacchetto che ho in mano e ha intuito che il suo sms è giunto a destinazione; mi accomodo di nuovo vicino a lui e apro il sacchetto, lo scodinzolare festoso la dice tutta sulle mie capacità interpretative del suo linguaggio, questa volta ci ho preso in pieno, un panino con tante patatine e un wurstel gigante in mezzo, comincio a farlo a pezzetti e lui che lo mangia di gusto ed io lì senza parole ma con la gioia nel cuore, mi ci voleva proprio quest’attimo.
Guardo l’orologio, accidenti da che ero in anticipo adesso sono in ritardo … ma chi se ne frega … lascio il restante del panino al mio amico quadrupede e con una carezza sulla testolina lo saluto, “alla prossima passo spesso da queste parti e grazie per il sorriso che mi hai donato” mi saluta con un roteare della sua coda e m’immergo nel fiume di gente, mi volto e lo guardo lui è lì che mi segue con lo sguardo chissà cosa si domanderà, provo ad immaginarlo “quello lì è un bipede fuori dalla norma, somiglia ancora ai neonati che non hanno ancora imparato a camminare, camminano con le mani per terra” … già, all’alba della nostra vita noi camminiamo come un quadrupede poi … inesorabilmente ci alziamo in piedi, ritti nella nostra umanità … umanità ?
Ciao e bella vita :-)